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16 Mar

Essere “specchi” nella comunicazione: il riflesso empatico

Immaginate le seguenti situazioni.
Scenario 1: Anna e Francesca, due amiche, sono al parco. Anna non è sorridente come al solito, sembra spenta. Francesca lo nota e cerca di tirarla su di morale in tutti i modi, ma Anna non fa altro che sorridere mestamente, per poi chiudersi ancora di più nella sua tristezza. All’ennesimo tentativo dell’amica di distrarla, dichiara con freddezza “beh, senti, io devo andare”. Si alza e si allontana dal parco a testa bassa, lasciando sola Francesca. 😕


Scenario 2: Chiara, fidanzata di Daniele, è appena tornata a casa dal lavoro. È esausta, ma pare ci sia dell’altro. Daniele si avvicina con gentilezza. “Tesoro, sembri parecchio scossa”, le dice. “È stata una dura giornata”, ribatte lei mantenendosi un po’ sulla difensiva. “Non è solo questo,” continua Daniele, “vedo proprio delusione nei tuoi occhi. Sembri triste e amareggiata”. Chiara cerca di trattenere le lacrime. “È successo qualcosa al lavoro?”, domanda Daniele. Lei annuisce. “Hai litigato ancora con il tuo capo?”. Bingo. ❗


Cosa notate? 🤔
La tecnica che Daniele ha adottato con la sua fidanzata si chiama riflesso empatico: ha messo Chiara al centro della sua attenzione, osservandone le emozioni e dichiarandone la sua interpretazione a voce alta (“Vedo proprio delusione nei tuoi occhi”, “Sembri triste e amareggiata”). 💬

Così facendo, Chiara si è sentita amata e accolta e le è stato più facile parlare della brutta esperienza di quel giorno. Cosa che invece non ha avvertito Anna: anche se le intenzioni dell’amica erano senz’altro buone, il fatto che Francesca continuasse a distrarla dal suo malessere senza chiederle quale fosse la causa le ha fatto percepire che fosse disinteressata, quindi si è arrabbiata ed è andata via. È proprio questa la potenza del riflesso empatico: mettendo L’ALTRO al centro del nostro interesse, automaticamente faciliteremo la comunicazione, evitando anche spiacevoli epiloghi o eventuali scontri! ❤️

Ecco quindi due passaggi cruciali per applicare il riflesso empatico nella vostra comunicazione:

➡️ DESCRIVETE LE EMOZIONI CHE RITENETE DI VEDERE NELL’ALTRO: non abbiate paura di utilizzare un lessico emotivo colorito, sbizzarritevi! Ricordando sempre, però, che ciò che dichiarate non è la verità assoluta, ma semplicemente la vostra interpretazione dei fatti. Meglio ancora, perciò, se argomentate osservando il linguaggio non verbale di chi vi sta davanti (es: sguardo, postura, ecc). L’importante è che la descrizione sia semplice e immediata: pochi elementi, ma buoni! 🗣️
➡️ PROVATE AD INTUIRE COSA PUÒ AVERLE GENERATE: questo stabilirà un’immediata connessione tra voi e l’altro, portando quindi la comunicazione ad un livello superiore di confidenzialità! 💞


Provateci e vedrete che, probabilmente, qualcuno comincerà a comportarsi con voi allo stesso modo: questa magia può essere altamente contagiosa! ✨