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11 Mar

Accettare la rabbia infantile in un percorso di crescita personale

Molte volte, durante la nostra infanzia, ci sono state rivolte delle frasi acchiappasogni.

“Dai, non ti arrabbiare!”, “Non piangere!”, “Non fare così!”… tanti piccoli input molto simili tra loro che, in certi momenti, possono averci fatto intendere che arrabbiarsi fosse brutto o sbagliato e che dovessimo invece essere bambini felici e spensierati, proprio come tutti gli altri. Un po’ come se quelle frasi avessero il compito di acchiappare la nostra rabbia e neutralizzarla, come si farebbe con un brutto sogno, riportandoci il buon umore. Ma proviamo a tornare nei nostri panni di adulti: quando qualcuno ci dice di “stare calmi”, la nostra rabbia se ne va veramente? Come sappiamo, spesso un’affermazione del genere equivale a buttare benzina sul fuoco: molto probabilmente ci arrabbieremo ancora di più e resteremo particolarmente pensierosi per molto tempo, anche quando la rabbia si sarà affievolita. 🤔

Le emozioni forti rimangono ben impresse nella nostra mente, e la rabbia è senz’altro una di quelle: in un processo di crescita personale, esplorarla è fondamentale. Infatti, ci può dare tantissime informazioni: in quale momento l’abbiamo provata per la prima volta, cosa l’ha scatenata, in quali situazioni presenti la sperimentiamo, a quale altra emozione si accompagna… i tuffi nel passato, se affrontati con uno spirito di comprensione e accettazione, possono essere veramente formativi! ❤️

E voi, avete imparato ad accettare la vostra rabbia infantile? Se sì, come? Scrivetecelo nei commenti! 💭

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